Covid, ospedalizzazioni ridotte con l’uso di antinfiammatori 
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Covid, ospedalizzazioni ridotte con l’uso di antinfiammatori 

Medico Ospedale

Secondo quanto emerso da uno studio, le ospedalizzazioni da Covid-19 sono ridotte nel caso di assunzione degli antinfiammatori.

Uno studio ha rivelato che le ospedalizzazioni da Covid-19 possono ridursi considerevolmente grazie all’utilizzo di farmaci non steroidei – i cosiddetti Fans – in grado di ridurre la sintomatologia del virus. Dallo studio è emerso che l’utilizzo degli antinfiammatori abbia ridotto la possibilità di incorrere in gravi polmoniti, motivo per cui spesso i pazienti si recano in ospedale.

Il virologo Fabrizio Pregliasco ha dichiarato: “Le linee guida sono chiare, ma occhio al cortisone”. Il virologo ha confermato il fatto che gli antinfiammatori sono in grado di ridurre la sintomatologia grave del Covid-19.

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Un lavoro pubblicato su Lancet si è occupato dello studio in questione. Il lavoro è intitolato “La casa come nuova frontiera per il trattamento di Covid-19: il caso degli antinfiammatori”. A condurlo l’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri e dall’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Le parole di Fabrizio Pregliasco

Pregliasco: “Questo studio ridà una conferma a ciò che si era via via già conosciuto con il passare del tempo. Ovvero la situazione terribile della polmonite interstiziale, di fatto, è un’eccessiva risposta infiammatoria non correttamente governata dell’organismo.”

Quest’ultimo, “In un tentativo maldestro scatena un’infiammazione elevatissima a livello degli alveoli polmonari. Che però aumenta, ispessisce, le pareti degli alveoli e riduce la capacità di scambio gassoso”.

Il virologo continua: “Proprio come avevamo già evidenziato la differenza tra un andamento benevolo, o comunque con una risoluzione più o meno rapida e impegnativa. E quel gioco della tempesta citochimica a cinque giorni. Ovvero, chi scatena questa tempesta citochinica eccede nella risposta immunitaria, e questo lo fanno, non a caso, soprattutto i più anziani rispetto ai giovani, che governano meglio questa risposta, regolandola al giusto. Ed è da qui poi la conferma che modulando la risposta infiammatoria nelle prime fasi, in qualche modo la patologia viene gestita meglio”.

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ultimo aggiornamento: 27 Agosto 2022 12:09

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